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Come un cronista giunto da un altro pianeta o dal futuro, venuto a raccogliere brandelli della civiltà europea nel più contraddittorio dei suoi secoli, Patrik Ourednik attraversa il Novecento con il suo Europeana, passando con disinvoltura dall’uso dei gas nelle trincee della Grande Guerra all’invenzione del reggiseno, dallo sbarco in Normandia alla comparsa di frigoriferi e asciugacapelli. Nasce così un racconto del nostro recente passato, terribile e divertente a un tempo, incredibile e semplice, dove eccezionalità e frivolezza trovano tutte un loro posto.
Lino Guanciale, in dialogo con la fisarmonica dello sloveno Marko Hatlak, trasforma il fiume di episodi e racconti di Ourednik in una frase lunga uno spettacolo, dove si passa in un colpo dalla tragedia alla farsa e viceversa.